



La Storia
Come tutto è iniziato....
La produzione di pipe inizia in un garage di un piccolo paesino vicino a Trento, con l'amico Marco.
I primi materiali usati sono la radica di noce, il legno di susino e di ciliegio selvatico...Da subito questo hobby nato nell'inverno 2012 si trasforma in una vera e propria passione.
Da qui inizia un lungo periodo di ricerca, lavoro e formazione per conoscere il mondo della pipa, le tecniche costruttive e modalità di combustione del tabacco. Non si smette mai di imparare cose nuove, ogni pipa è una scoperta. Gli attrezzi "non esistono sul mercato" quindi nasce il bisogno di creare delle punte personalizzate per scavare il fornello della pipa..
Materiali, qualità e finiture....
Il materiale che più utilizzo è sicuramente la radica di erica arborea italiana, garanzia di qualità. I blocchetti sono stagionati per almeno 2 anni, ho anche alcuni blocchetti in radica di 28-29 anni molto più scuri dei precedenti e di grana diversa.
A volte mi concedo di realizzare pipe in legno di ciliegio selvatico, non il comune ciliegio in commercio; nel 2009 avevo tagliato la pianta e messo i tronchi a seccare.... ovviamente il suo scopo era quello di finire nel caminetto... ma quando ho scoperto l'aroma che questo legno regala alla fumata ho subito raccolto e selezionato i pochi pezzi rimasti.
Le pipe sono rifinite e lucidate utilizzando cera di carnauba pura , questo per non compromettere la naturale porosità della radica.
Con il passare del tempo, la pipa perde il caratteristico "lucido da vetrina", e subentra un colore più vissuto, che le dona un certo fascino.
Per esaltare le complesse venature dell'erica arborea utilizzo colori a base d'alcool, mallo di noce e a volte anche infusi di frutti di bosco. Essendo colori "a particelle grosse", questi penetrano nella radica non più di un decimo di millimetro, lasciando inalterate le qualità naturali del legno.
Il fornello di tutte le mie pipe è lasciato a legno nudo, molte marche anche a livello mondiale trattano in fornello dopo aver immerso la pipa nel colore....diciamo che mi sembra decisamente poco salutare.
Non trattando il fornello il gusto delle prime fumate si mischia all' aroma della radica, dopo qualche carica si crea un sottile strato di carbone e a rodaggio finito la pipa esalta i gusti del tabacco senza alterarne la fragranza.
Così facendo si può apprezzare l'evoluzione della fumata nella nostra pipa e personalizzarla con il tabacco che più le si addice.